Notiziario Allergologico 2016; vol. 35: n. 1: 30-34. La carriera di Gennaro D’Amato a cura di Fabrizio Ottoboni
Ma gli eventi epidemici non sono per fortuna frequenti. Quale è l’interesse clinico per eventi del genere?
Per fortuna le epidemie, con ricoverati in preda a crisi asmatiche anche gravi, come quelle di Londra e Melbourne e le microepidemie come quella di Napoli e di altre città sono abbastanza rare ma i peggioramenti sintomatologici sono invece molto frequenti. Moltissimi sono i pollinosici che vedono la sintomatologia (nasale e bronchiale) peggiorare nelle prime fasi di un temporale e talvolta anche di una pioggia improvvisa in primavera. Alcuni rinitici peggiorano presentando anche una tosse stizzosa, che è un equivalente asmatico. A peggiorare sono soprattutto pazienti con pollinosi da graminacee e da parietaria non in trattamento farmacologico o che non praticano l’immunoterapia specifica. Ne deriva un messaggio importante da dare ai pazienti, anche considerando che le variazioni climatiche stanno favorendo l’incremento di precipitazioni piovose in primavera: “Se vi trovate per strada quando comincia a piovere o insorge un temporale, entrate in un negozio o in un portone comunque copritevi la bocca ed il naso per ridurre il rischio di inalare grandi quantità di allergeni”.
- Indice
- 1. Introduzione
- 2. Come hai pensato alla possibilità che i temporali potessero essere un fattore di aggravamento dell’allergia stagionale da pollini e quando hai cominciato ad occuparti di <thunderstorm asthma>?
- 3. Ma gli eventi epidemici non sono per fortuna frequenti. Quale è l’interesse clinico per eventi del genere?
- 4. Nella tua “lunga” carriera in allergologia ed in pneumologia però non c’è solo la thunderstorm asthma come osservazione clinica ma ce ne sono anche altre.
- 5. Ultimamente hai scritto molte cose non di medicina. Vuoi parlarne?
- 6. Quale messaggio vuoi inviare ai Lettori del Notiziario Allergologico?