Asma da temporale, come si manifesta? Video intervista Prof.D’Amato.
In caso di temporale, infatti, i pollini che durante il giorno si sono depositati al suolo possono essere ributtati nuovamente in aria, questa volta in frammenti ancora più piccoli, generati dall’azione dell’umidità e del vento; tali particelle danno vita in atmosfera ad un micidiale aerosol allergenico in grado di raggiungere i polmoni, determinando l’insorgenza di episodi più o meno gravi d’asma e altre risposte di difesa del sistema respiratorio.
Ne consegue che i soggetti affetti da allergia da pollini dovrebbero evitare di restare all’aperto durante un temporale nella stagione pollinica, ma qualora ciò non fosse possibile, sarebbe almeno consigliabile che si riparassero in un negozio durante l’imperversare della pioggia, o che proteggessero con un fazzoletto il naso e la bocca. Tra gli elementi ambientali in grado di scatenare a cosiddetta asma da temporale -insieme ai fattori genetici – patologie respiratorie ostruttive, in particolare l’asma a substrato allergico e non allergico e la broncopneumopatia cronica enfisematica, non va trascurato di aggiungere anche l’inquinamento atmosferico.
L’inquinamento gioca un ruolo importante non solo nell’età adulta ma anche in quella infantile: è stato osservato che l’esposizione continua agli agenti dell’inquinamento atmosferico urbano non solo facilità l’insorgenza e la riacutizzazione di sintomi asmatici e di equivalenti asmatici (come la tosse insistente), ma ritarda anche lo sviluppo fisiologico del polmone nell’età pediatrica. Gli effetti dell’inquinamento atmosferico sulla funzione polmonare dipendono largamente dal tipo di inquinante in causa, dalla sua concentrazione ambientale, dalla durata dell’esposizione all’inquinante e dalla ventilazione totale delle persone esposte. In tal senso, sebbene si tratti di benefici non duraturi nel tempo, può essere sicuramente vantaggioso concedersi un po’ di relax sulla neve, con una “settimana bianca” per liberarsi almeno in parte dell’aria inquinata inalata nelle città
Asma e temporali L’aggravamento dell’asma nel corso di un temporale venne osservato per la prima volta 27 anni fa, in Inghilterra, da Packe e Ayres, i quali descrissero l’insorgenza di un’epidemia di asma nel corso di una tempesta: 32 soggetti allergopatici avevano fatto ricorso al dipartimento di emergenza dell’ospedale di Birmingham nel giro di 36 ore per ostruzione improvvisa delle vie aeree inferiori, mentre nei giorni che precedevano il temporale erano stati solo 3 i casi di asma insorti nello stesso periodo di tempo.
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