Asma bronchiale :colpisce il 5% della popolazione adulta e oltre il 10% di quella infantile. In totale, circa tre milioni di italiani.

Asma bronchiale :colpisce il 5% della popolazione adulta e oltre il 10% di quella infantile. In totale, circa tre milioni di italiani.

E’ noto che le broncopneumopatie caratterizzate da ostruzione al flusso aereo, come l’asma bronchiale e le BPCO hanno assunto negli ultimi anni caratteristiche di diffusione e gravità sempre più preoccupanti, sia in termini di morbilità che di mortalità, sì da costituire in tutto il mondo un problema di notevole interesse, non solo sanitario, ma anche sociale ed economico.
Questo incremento, almeno per quanto riguarda l‘asma bronchiale, è collegato in buona parte allo stile di vita occidentale, in particolare tra gli abitanti delle città con elevato inquinamento atmosferico. L’asma bronchiale può assalire di giorno, a volte dopo una corsa, oppure è così infida da presentarsi di notte, magari con un’intensità tale da creare non poca preoccupazione e da costringere a correre al pronto soccorso. Chi soffre di questa patologia è purtroppo in buona compagnia.

L’asma colpisce infatti il 5% della popolazione adulta e oltre il 10% di quella infantile. In totale, circa tre milioni di italiani.

Con disturbi così particolari da non lasciare dubbi: mancanza di respiro, tosse, catarro e respiro sibilante, soprattutto in fase espiratoria. Si sa che alla base dell’asma c’è una predisposizione ereditaria, tanto che spesso chi ne soffre ha dei precedenti in famiglia. Non si tratta di una predisposizione mendeliana dominante o recessiva ma multigenica, polifattoriale, comprensiva di diversi loci che governano, esaltandole, le varie espressioni della reattività bronchiale . In una cospicua percentuale di casi, soprattutto in età infantile e giovanile, è di origine allergica- atopica, cioè IgE mediata.
Con l’aria inalata penetrano nei bronchi sostanze allergeniche veicolate dai pollini di erbe allergeniche, particelle fecali degli acari della polvere, forfore di animali e in particolare del gatto, tutti antigeni in grado di interagire con le IgE legate alle cellule infiammatorie, soprattutto quelle primarie come i mastociti, causando un’infiammazione bronchiale con broncospasmo ed ostruzione più o meno grave delle vie aeree nei soggetti sensibilizzati.

A peggiorare l’ostruzione bronchiale concorrono le infezioni respiratorie,

soprattutto quelle virali nonchè il fumo di sigarette e l’inquinamento atmosferico, sia polveri che inquinanti chimici come biossido di azoto ed ozono. In particolare le polveri inalabili come il PM10, nel cui contesto si trovano polveri fini ed ultrafini, possono raggiungere anche le vie aeree periferiche, inducendo una flogosi che incrementa l’infiammazione allergica delle vie aeree e quindi facilita broncospasmo e broncoostruzione. Tutto questo provoca, come effetto finale, i ben noti disturbi asmatici.” Purtroppo l’asma nell’adulto ha caratteristiche di cronicità con ricorrenze ostruttive più o meno frequenti e più o meno gravi.
E’ vero che il soggetto asmatico può tenere sotto controllo e condurre una vita normale, ma è anche vero che dopo qualche anno dall’inizio delle cure spesso “scatta” una vera e propria ribellione . Ed è qui che le cose tendono a complicarsi, come provano vari studi. I pazienti che rispettano lo schema della cura messo a punto dal medico e si sottopongono a visite regolari, sono purtroppo solo una minoranza, che in taluni studi non superano il 10%.

E tutti gli altri?

Quasi sempre tendono a gestirsi da sé la malattia, senza l’aiuto del medico. Uno sbaglio, perché in questo modo la malattia peggiora sempre di più. Risultato di questa superficialità: crisi così gravi da dover correre al pronto soccorso mettendo a repentaglio la propria vita. Eppure il bagaglio dei farmaci è decisamente nutrito e la ricerca medico – scientifica ha dimostrato come, con il trattamento adeguato, sia possibile raggiungere e mantenere un buon controllo dell’asma nel tempo. Ciò significa, per la maggior parte dei pazienti, la possibilità di condurre un normale stile di vita.
Prof. Gennaro D’Amato
Docente Universitario di Malattie dell’Apparato Respiratorio
già Direttore Divisione di Malattie Respiratorie e Allergiche Azienda Ospedaliera ad Alta Specialità di Rilievo nazionale A.Cardarelli di Napoli (dal 1984 al 2013)
Specialista in Pneumologia ed in Allergologia ed Immunologia Clinica
Direttore Centro Studi Salute e Ambiente – Napoli
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