Intervista al Prof Gennaro D’Amato, chairman committee on “Climate Change, air pollution and respiratory diseases” della World Allergy Organization.
Che sta succedendo nell’aria che respiriamo?E’ sempre più inquinata?
«In tutto il mondo, non solo occidentale, nelle città con elevato inquinamento atmosferico da elevato traffico veicolare e, con ruolo secondario, da altre fonti di inquinamento come il riscaldamento, c’è un aumento delle malattie respiratorie dovuto sia all’inquinamento atmosferico che alle variazioni climatiche. Due circostanze che vanno di pari passo. Da una parte, infatti, le variazioni climatiche sono indotte soprattutto dall’incremento dell’anidride carbonica nell’atmosfera. E questo comporta l’aumento della temperatura. Quando c’è un’alta pressione come accade in questi giorni c’è contestualmente un accumulo di inquinanti al suolo, in particolare le famigerate polveri sottili, dannosissime per l’apparato respiratorio ed i gas come il biossido d’azoto e l’ozono».
Lei parla soprattutto di polveri famigerate . Ci può chiarire di che si tratta e perchè danneggiano tanto l’organismo?
«Sono le polveri respirabili, il cosiddetto PM10. Dieci micron è la dimensione delle particelle per poter superare il laringe e arrivare nelle basse vie aeree. Gli elementi al di sopra dei 10 micron vengono fermati nel naso. Ovviamente se il naso funziona riesce ad agire depurando e riscaldando l’aria, mentre se è “otturato” da una rinite (allergica o da raffreddamento) si riduce la sua funzione e si è costretti a respirare a bocca aperta, per cui le polveri penetrano in profondità nell’apparato respiratorio esercitando un effetto proinfiammatorio, soprattutto nei soggetti asmatici e bronchitici (questi ultimi soprattutto fumatori) .
Sono solo le pm10 a creare problemi all’organismo?
«Nel contesto delle polveri pm 10 c’è una considerevole presenza di pm 2.5 e pm 0.1 che non vengono purtroppo misurate dalle centraline. Si tratta di polveri ultrafini. Più sono piccole le polveri, più penetrano in profondità nelle vie aeree».
Vale a dire?
«Significa che penetrano non solo a livello bronchiale ma anche nel polmone profondo. E lì si depositano ingorgando così l’organo». E cosa può accadere? «Se un soggetto ha funzione respiratoria normale esistono dei meccanismi di depurazione naturali. Ma se c’è un eccesso di polveri inalabili, come in questi giorni e il soggetto in questione è un fumatore, un asmatico o un bronchitico, le polveri tendono a sedimentare in profondità nelle vie aeree, con un’azione pro-infiammatoria alla quale abbiamo accennato prima. Pertanto un asmatico, se aveva un’asma ben controllata vedrà peggiorare la respirazione con riacutizzazioni asmatiche o bronchitiche».
E in un soggetto sano?
«Se respira bene, ovvero col naso, non ci sono gradi effetti collaterali. Devono invece stare attenti i bambini mucositici che, per esempio, nelle carrozzine inalano i gas di scappamento delle auto. Queste sostanze vanno a stimolare l’insorgenza di iperattività bronchiale».
E per i cardiopatici c’è qualche rischio?
«Le particelle penetrano anche nel circolo sanguigno, c’è evidenza in una serie di lavori scientifici che inducono un peggioramento delle condizioni cardiocircolatorie, anche con rischio di infarto in chi ha problemi di cuore».
Oltre alle pm10 ci sono altri pericoli?
«Il sole di questi giorni sta inducendo la formazione di ozono, un gas irritante per le vie aeree».
E allora cosa bisogna fare, o non fare, anche considerando che c’è l’influenza in giro?
«Bisognerebbe evitare di fare jogging. Di fumare, soprattutto in presenza di bambini L’influenza, che sta colpendo soprattutto i soggetti non vaccinati, può incrementare la tosse potenziando gli effetti proinfiammatori degli inquinanti In ogni caso è importante respirare col naso e non con la bocca. Se si è asmatici o bronchitici cronici (affetti cioè da BPCO= Broncopneumopatia cronica ostruttiva) occorre praticare terapie broncodilatanti ed antiinfiammatorie con continuità eliminando il fumo attivo e passivo. Per fortuna queste patologie dell’apparato respiratorio, definite sotruttive perchè alterano il calibro dei bronchi, attualmente si curano bene. ».
E per ridurre gli effetti degli inquinanti in città cosa occorre fare?
Ovviamente se le polveri ed i gas sono oltre i livelli consentiti, già frutto di un compromesso perchè l’inquinamento dovrebbe essere ZERO per tutelare la salute dei cittadini occorre fermare il traffico veicolare privato e potenziare quello pubblico . Occorre entrare nell’ottica che in città si cammina solo a piedi, in bici e con mezzi pubblici, come si stanno avviando a fare molte città dell’Europa settentrionale. Occorre ricordarsi che la polvere che sedimenta al suolo va lavata in continuazione, altrimenti si ridisperde in atmosfera. A Napoli poi andrebbe controllato l’inquinamento che viene dal porto, immesso dagli enormi cammini delle navi in sosta, che continuano ad avere i motori accesi per problemi di energia che amdrebbero prioritariamente risolti. Andrebbero poi piantati molti più alberi non allergenici e sostituiti quelli che sono stati abbattuti per lavori. In particolare andrebbero curate molto meglio le aree verdi, come ad esempio la villa comunale, che è in uno stato di degrado assurdo per una città come Napoli.