Tutti sanno che le piante svolgono l’importante ruolo di produrre ossigeno e purificare l’aria dalle polveri e dagli inquinanti, ma solo in pochi si chiedono come le piante siano in grado di fornirci questo fondamentale servizio. Diversi studi scientifici negli ultimi decenni hanno tentato, in modi diversi, di quantificare il beneficio pratico che la vegetazione svolge nei confronti dei livelli di inquinamento locale e globale.
Alcuni studi dell’Università di Southampton, recentemente, hanno stimato che il verde di Londra rimuove tra le 850 e le 2100 tonnellate di Pm10 all’anno, mentre nel 2010 negli Stati Uniti il beneficio derivante delle foreste del Nord America è stato stimato in 6,8 miliardi di dollari, risparmiati alla comunità dal punto di vista della spesa sanitaria, grazie alla rimozione di 17,4 milioni di tonnellate di gas inquinanti e polveri sottili inquinanti.
Studiando la conformazione delle foglie delle diverse varietà di alberi che vengono impiegati normalmente in ambito urbano, si è stati in grado di individuare le specie e le varietà migliori di alberi “anti-inquinamento“. Queste possono essere le piante più adatte in situazioni in cui ci si trova a dover fronteggiare forti fonti di inquinamento, come autostrade e zone industriali.
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Celtis australis
Detto volgarmente Bagolaro, è un albero generalmente solitario che non forma boschi. Non reagisce bene alle forti potature, poiché è una pianta che tollera e riesce a rimarginare bene solo tagli inferiori a 5 cm di diametro.
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Acer campestre – Acer pseudoplatanus – Acer platanoides
Gli Aceri sono alcune delle piante più comunemente utilizzate nelle alberature cittadine, resistono bene alle potature e agli alti livelli di inquinamento. Per essere funzionali all’utilizzo urbano devono essere allevati in modo che i primi rami comincino ad almeno 2 m di altezza da terra.
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Tilia cordata – Tilia plathyphyllos
Sono i comuni Tigli che si trovano nelle nostre latitudini, l’unico problema di questa specie è la grande capacità pollonifera che li porta ogni anno a sviluppare molte nuove giovani piante dalla base del tronco. Nel Nord America il corrispettivo di queste piante è Tilia americana.
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Quercus ilex
Il Leccio è una pianta molto rustica che in giovane età preferisce il parziale ombreggiamento divenendo così una specie perfetta per le vie con grandi palazzi sempre in ombra.
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Prunus cerasifera – Prunus avium
Sono rispettivamente il Mirabolano e il Ciliegio piante classiche delle nostre latitudini che danno frutti commestibili oltre che abbondanti fioriture e particolari colorazioni delle foglie.
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Ginkgo biloba
Una pianta estremamente antica che può raggiungere dimensioni difficilmente immaginabili, è preferibile l’impiego della forma maschile di questa pianta perché i frutti generati dalla femmina risultano essere maleodoranti anche se commestibili.
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Carpinus betulus
Questa varietà di Carpino dal portamento compatto piramidale è perfetta per creare grandi barriere in grado di filtrare l’aria e smorzare i venti. Nell’architettura classica dei giardini queste piante erano utilizzate per formare grandi siepi, dette carpinate, che erano in grado di creare luoghi appartati di totale riservatezza.
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Fraxinus ornus – Fraxinus excelsior
Il Frassino è un albero dalla fioritura vistosa e profumata che troviamo molto spesso nei nostri parchi urbani, ha grandi foglie composte che sono in grado di filtrare molto bene l’aria circostante.
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Morus nigra
Detto comunemente Gelso nero, da frutti commestibili simili di aspetto alle more, è da sempre stato utilizzato per l’alimentazione dei bacchi da seta