Come è stato sottolineato dal gruppo di lavoro del Panel Intergovernativo sui Cambiamenti Climatici (IPCC) l’aumento della temperatura media globale, che si è osservato a partire dalla metà del 20° secolo, è probabilmente dovuto in gran parte all’incremento delle concentrazioni dei gas serra di origine antropica[biossido di carbonio (CO2),ossido di azoto (N2O), metano (CH4), ozono (O3) e vapore acqueo(H2O)]; a sua voltail cambiamento climatico in attoaltera la concentrazione e la distribuzione degli inquinanti nell’atmosfera.
Esiste infatti un effetto sinergico tra clima e inquinamento.
L’aumento della temperatura, in presenza di alte concentrazioni di ossidi d’azoto e composti organici volatili (COV), tipici prodotti del traffico autoveicolare, favorisce la formazione di elevate concentrazioni di ozono nell’aria che respiriamo.
L’ozono, a sua volta,è un gas serra e come tale contribuisce sensibilmente al riscaldamento globale.
In definitiva, il cambiamento climatico altera la concentrazione e la distribuzione degli inquinanti atmosferici ed inoltre interferisce con la presenza di allergeni stagionali.
Numerosi studi hanno dimostrato che l’aumento della temperatura e delle precipitazioni atmosferiche provoca anticipi della pollinazione in molte specie vegetali e l’innalzamento di temperatura e umidità è associato a una maggiore concentrazione di alcune specie di muffe. L’inquinamento atmosferico, inoltre, peggiora gli effetti degli aeroallergeni in chi soffre di malattie allergiche, alcuni inquinanti atmosferici, come O3 e PM, favoriscono l’ingresso degli allergeni nelle vie aeree.
Proprio riguardo alle malattie allergiche, in Italia, negli ultimi anni, l’incidenza delle allergie,in particolare di asma e rinite allergiche, è aumentata del 38%.
Strategie di prevenzione
Le strategie per ridurre l’inquinamento atmosferico richiedono interventi di natura politica, ma anche i cittadini, possono svolgere un ruolo importante nel processo decisionale e dare un forte sostegno, con le loro azioni quotidiane per assicurare la salvaguardia dell’ambiente e della salute.
Diventa pertanto essenziale l’informazione e l’educazione rivolta ai cittadini per aumentare la loro consapevolezza sull’evidenza che anche piccoli gesti quotidiani possono essere utili a realizzare un ambiente più sano e più vivibile. Ad esempio di seguito si indicano alcune regole semplici che si possono mettere in atto quotidianamente:
• Ridurre i consumi energetici
E’ dovere di ogni cittadino imparare a utilizzare meglio le risorse disponibili ed evitare gli sprechi, in particolare di energia e acqua. L’attenzione verso i consumi, può portare a un risparmio dal 30% al 50% di energia elettrica domestica, con ricadute positive anche sull’ambiente.Ad esempio quando si acquistano elettrodomestici, è opportuno scegliere quelli a minor consumo energetico (classi A o A+). Anche se dovessero costare di più all’acquisto, consentono maggiori risparmi nell’utilizzazione che possono ammortizzare nel tempo la spesa.
• Utilizzare i mezzi pubblici, la bicicletta o camminare a piedi contribuisce a ridurre l’inquinamento dell’aria e, favorendo l’attività fisica, può migliorare lo stato di salute.
• Ridurre il consumo di carne
E’ dimostrato che ridurre il consumo di carne e di alimenti di origine animale oltre a favorire la riduzione del rischio di malattie ischemiche e obesità, contribuisce a ridurre le emissioni di gas serra prodotte dall’allevamento del bestiame (bovini, ovini e altri ruminanti producono grandi quantità di metano enterico).
• Seguire una dieta ricca di antiossidanti può contrastare e ridurre gli effetti negativi dell’inquinamento atmosferico
.Gli antiossidanti sono sostanze in grado di neutralizzare i cosiddetti radicali liberi e proteggere l’organismo dalla loro azione negativa. Soprattutto gli alimenti di origine vegetale, contengono centinaia di sostanze con attività antiossidante più o meno marcata.Cinque porzioni al giorno di frutta e verdura sono sufficienti per proteggersi dai radicali liberi.