Ruolo della vitamina C nelle allergie . Può contrastarne la sintomatologia?

Per molti, primavera fa rima con allergia . Sono soprattutto le riniti allergiche le forme più diffuse. La  vitamina C può aiutare.

Un tempo chiamata “raffreddore da fieno”, la rinite allergica non è altro che un’infiammazione delle mucose nasali scatenata dall’esposizione a una sostanza, l’allergene, a cui il sistema immunitario delle persone allergiche reagisce in modo non normale.

In pratica, ci sono persone il cui sistema immunitario risponde in modo esagerato a quelle sostanze che in genere sono innocue: le considerando dannose e produce anticorpi specifici (IgE) per combatterle.
Tra le cause di queste reazioni ci sono i pollini che si diffondono nell’aria, ma anche lo smog e la polvere domestica, che provocano oltre al raffreddore vero e proprio, starnuti e prurito al naso e alla gola, irritazioni agli occhi come la congiuntivite  e, nei casi più gravi, cefalea

La  vitamina C contrasta la sintomatologia di rinite ad asma?

Ne è convinto un team di ricerca britannico dopo aver passato in rassegna 40 studi effettuati negli ultimi trent’anni. L´équipe della Nottingham University ha rilevato che le persone che assumevano poca vitamina C (che si trova in frutta e verdura) avevano un rischio più alto del 12% di soffrire d´asma

Ruolo della vitamina C e fabbisogno giornaliero

La vitamina  (o acido ascorbico) partecipa al metabolismo del glucosio, dell’acido folico e di alcuni aminoacidi, facilita l’assorbimento del ferro, ha potere antiossidante, contribuisce alla produzione di alcuni neurotrasmettitori e aiuta a rinforzare le difese immunitarie. È una vitamina essenziale; il nostro organismo non è in grado di produrla e deve dunque attingerla dall’esterno, cioè dall’alimentazione.

L’apporto giornaliero consigliato di vitamina C è pari a 60/90 mg per i bambini e a 110/120 mg per gli adulti. Chi fuma più di 10 sigarette al giorno dovrebbe assumere quotidianamente una quota maggiore di vitamina C, pari circa a 135 mg.

Fonti alimentari di vitamina C

In generale, in tutti i tipi di frutta e di verdura crudi. La vitamina  è facilmente ossidabile e molto sensibile alla luce e al calore, dunque con la cottura e si perde.

È risaputo che tutti gli agrumi – in particolare le arance – sono ricchissimi di vitamina C, però, come dicevamo, è facilmente ossidabile e dunque se le arance vengono spremute, il succo va consumato subito; non ha alcun senso, per esempio, preparare una bella spremuta la sera per consumarla il mattino a colazione; si rischierebbe di bere un succo quasi completamente privo di nutrienti.

Esistono diverse tipologie di alimenti che possono aiutare a combattere l’asma e molti tipi di allergia semplicemente perché rinforzano il nostro sistema immunitario  e prevengono il crollo delle nostre difese corporee.
Molti cibi contengono centinaia di sostanze con attività antiossidante, tra le più conosciute vitamine: A, C ed D, insieme a minerali come selenio, il rame e lo zinco. Gli esperti consigliano di mangiare ogni giorno almeno cinque porzioni di frutta e verdura.

Le principali fonti  sono:

kiwi, che ne sono ancora più ricchi delle arance; 100 grammi di kiwi contengono infatti 85 mg di vitamina C, contro i 50 mg di vitamina C contenuta in 100 grammi di arance;
patate;
fragole, che ne contengono una quota leggermente superiore alle arance;
verdura a foglia verde (rucola, lattuga eccetera);
peperoncini, soprattutto quelli piccanti, e peperoni;
fave;
piselli;
pomodori

Quando assumere integratori di vitamina C

La carenza  è rarissima nei paesi industrializzati.
Gli integratori sono necessari solo in casi eccezionali e in presenza di determinate patologie. È diffusa l’idea secondo cui la vitamina C possa avere un ruolo nel combattere l’influenza: si tratta di un falso mito che spesso porta a prendere integratori senza che ce ne sia la reale necessità. L’assunzione eccessiva di vitamina C attraverso integratori può comportare alcuni disturbi tra cui insonnia e agitazione. Assumerne un’elevata quantità attraverso l’alimentazione non presenta invece controindicazioni, quindi, una volta che abbiamo capito dove si trova la vitamina C, non resta che assicurarsene la giusta scorta per il corpo.
L’alimentazione naturale è sempre la risposta migliore al fabbisogno del nostro organismo, fatta eccezione per i casi in cui, secondo il parere di un medico, sia indicata un’integrazione per la presenza di patologie.

Spesso, quindi, non è assolutamente necessario prendere integratori, basta chiedersi: dove si trova la vitamina C? E in che quota? E rispondersi, per esempio, che a un bambino può bastare anche un solo kiwi o un’arancia al giorno per assumere tutta la vitamina C necessaria al proprio organismo.

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