Volete sbarazzarvi delle zanzare in modo rapido, eco sostenibile e alla moda?
Procuratevi un pipistrello o magari un’intera famigliola di questi piccoli (dalle nostre parti, ma altrove possono essere giganteschi) mammiferi volanti. Che in una notte possono mangiarsi fino a 2.000 zanzare a testa (sperando che non siano tutte accalcate nella vostra camera da letto).
Ma come fare ad attirare sul proprio terrazzo o nel proprio giardino questi simpatici killer alati?
NON C’È BISOGNO DI UNA CAVERNA.
Basta offrire loro un rifugio adeguato. E non c’è bisogno di trasformare la casa in una bat caverna. Basta una scatoletta a forma di parallelepipedo in legno di betulla di circa 35 cm per 60, spesso 5 assemblato senza collanti e coloranti che respingerebbero l’utilissimo ospite.
Le bat box – come sono state ribattezzate – esistono da qualche anno: sono la declinazione pratica del progetto “Un pipistrello per amico” sviluppato dal Museo di Storia Naturale dell’Università di Firenze e finalizzato alla protezione dei chirotteri. Si possono costruire in casa con pannelli di legno spessi almeno 1,5 cm [Qui le istruzioni dell’Università di Firenze o del comune di Brescia].
ALLA PORTATA DI TUTTE LE TASCHE.
Se non avete la passione del bricolage, il bat-rifugio può essere acquistato nei supermercati, negli ipermercati e nei negozi di bricolage a meno di 30 euro (basta cercare bat box con Google). Il momento migliore per “affittarle” ai pipistrelli è tra marzo a maggio, quando escono dal letargo: si appende ad almeno quattro metri da terra e poi si aspetta l’arrivo di una coppia di potenziali inquilini.
DOVE APPENDERLA?
Su un muro, per esempio la parete esterna della casa, vicino a zone alberate o direttamente su un albero. Ma attenzione a non metterla proprio sotto una zona di passaggio: anche i pipistrelli, come gli uccelli, fanno la cacca. E potrebbero colpirvi. Non montatele su lastre di metallo (non vengono colonizzate) e fate attenzione che non siano illuminate da luci durante la notte perché non aiutereste i pipistrelli a rendersi conto dell’arrivo del crepuscolo.
A fine stagione i chirotteri si ritireranno in grotte e cavità sotterranee dove, salvo sporadiche uscite, trascorrono in stato di letargo [guarda foto] l’inverno.
Fonte: Focus