Tre volte le proteine della carne, quarantacinque volte il ferro degli spinaci, nove volte il calcio del latte e una serie di vitamine, sali minerali, Omega 3, Omega 6 e antiossidanti: l’alga spirulina per qualità nutrizionali e sostenibilità è l’alimento del futuro, o almeno è così lo ha definito la FAO nel 2008.
La Spirulina è un integratore alimentare straordinario che arriva da una storia molto antica. Già le civiltà precolombiane ne facevano uso, gli Atztechi la definirono il cibo degli Dei per le sue proprietà energizzanti e in Africa è largamente utilizzato dove l’emergenza nutrizionale è questione di vita o di morte.
Si tratta una microalga di acqua dolce di colore verde-blu che cresce spontaneamente in Centroamerica e nei laghi africani di origine vulcanica, dove c’è la necessaria luce, alcalinità e alta temperatura dell’acqua.
Coltivata ai fini commerciali soprattutto in Asia è un cibo estremamente sostenibile e molto nutriente che potrebbe venire incontro alle esigenze future di un pianeta con tante persone e poche risorse.
Per ottenere la stessa quantità di proteine nella carne infatti serve un utilizzo di acqua cinquanta volte superiore e ogni chilogrammo di spirulina prodotta ne cattura due di anidride carbonica nell’atmosfera.
Dove non si muore di fame la spirulina viene utilizzata soprattutto in pillole e in polvere come integratore alimentare adatto a chi segue un regime alimentare vegetariano o vegano o a chi fa sport. In Europa la Spirulina viene prodotta nei paesi del sud del continente, visto che nei freddi paesi nordeuropei il riscaldamento artificiale dell’ambiente, indispensabile per la produzione, renderebbe la coltivazione non sostenibile a livello economico.