Documento G7 – 2017 – .Presidenza Italiana del G7 con l’argomento principale “Climate change and Health”

IN CONCLUSIONE

                                        IN CONCLUSIONE

Il documento approntato dalla delegazione italiana  è stato approvato e condiviso da  tutti gli altri  ministeri della salute e le delegazioni G7 di  Canada, Francia, Germania, Italia , Japan, and the United Kingdom con la riserva USA di cui abbiamo già detto.

Tutte le delegazioni hanno ringraziato l’Italia per la sua leadership nel 2017 e l’ottimo lavoro effettuato.

Tra le conclusioni si afferma che il G7 si  aspetta  di continuare ad operare anche in futuro in altri incontri  approfondendo il  dialogo e gli sforzi per promuovere la salute globale  utilizzando pubblicazioni scientificamente validate  per supportare i documenti che vengono preparati e diffusi e sarà di supporto ai paesi impegnati nel realizzare gli intenti comuni di proteggere e promuovere la salute e ciò in accordo con  WHO, World Bank, UNICEF, e partners rilevanti, inclusi OECD and FAO,

Inoltre cercherà di proteggere il  personale medico a rischio in aree di  conflitto sotto attacco e ciò in accordo con la Risoluzione della UN Security Council

Il G7 ha affermato   la necessità di promuovere lo scambio dei dati relativi alle migliori pratiche e tecnologie  a tutti i livelli, particolarmente quelli rilevanti a livelli urbani, rurali ,di comunità ,di  ambienti di lavoro e della catena alimentare.

C’è necessità di incrementare le informazioni   sull’ impatto dei fattori ambientali e climatici sulla salute fisica e mentale e sulla necessità di ridurre il degrado ambientale ed il disagio di migranti e rifugiati in condizioni precarie.

Nel documento è stata ribadita la necessità di promuovere il rispetto per le donne , i bambini e gli adolescenti    promuovendo al meglio la salute fisica e mentale senza  discriminazione e considerando che le donne comprendono globalmente più dei due terzi della forza lavoro nella sanità Tale impegno dovrà essere rivolto  in particolare alle classi più povere e vulnerabili, in linea con la  Global Strategy for Women’s, Children’s and Adolescents’ Health delle Nazioni Unite and the G7 Roadmap for a Gender-Responsive Economic Environment. Ciò richiede investimenti economici con interventi che consentano di ridurre le cause di mortalità, morbilità, discriminazione e violenza.

Infine Il G7 si impegna ad aiutare i paesi in via di sviluppo nella prevenzione e nel trattamento delle malattie dell’uomo e degli animali e  nel migliorare il loro accesso al monitoraggio delle patologie, in  correlazione con gli organismi internazionali come  WHO, FAO and OIE Tripartite’s draft ‘Monitoring and Evaluation of the Global Action Plan on AMR: Proposed Approach’

In conclusione, nello studiare il documento G7, fa piacere osservare che molti dei suggerimenti in esso presenti  si ritrovano anche nei documenti  a cui abbiamo collaborato negli anni passati, pubblicati sulle riviste ufficiali  di varie società scientifiche a livello internazionale, come European Respiratory Society, European Academy of Allergy and Clinical Immunology, World Allergy Organization, American Academy of Allergy, Asthma and Immunology. Fa piacere altresì vedere che tra le voci bibliografiche del documento “tecnico” sono state scelte diverse pubblicazioni del nostro gruppo riguardanti appunto la problematica delle variazioni climatiche, dell ‘inquinamento atmosferico e delle patologie respiratorie correlate.

 

Queste voci bibliografiche vengono aggiunte a questa sintesi:

 

 

Climate change, air pollution, and allergic respiratory diseases: an update.

D’Amato G, Vitale C, Lanza M, Molino A, D’Amato M.

Curr Opin Allergy Clin Immunol. 2016 Oct;16(5):434-40. doi: 10.1097/ACI.0000000000000301.

Meteorological conditionsclimate change, new emerging factors, and asthma and related allergicdisorders. A statement of the World Allergy Organization.

D’Amato G, Holgate ST, Pawankar R, Ledford DK, Cecchi L, Al-Ahmad M, Al-Enezi F, Al-Muhsen S, Ansotegui I, Baena-Cagnani CE, Baker DJ, Bayram H, Bergmann KC, Boulet LP, Buters JT, D’Amato M, Dorsano S, Douwes J, Finlay SE, Garrasi D, Gómez M, Haahtela T, Halwani R, Hassani Y, Mahboub B, Marks G, Michelozzi P, Montagni M, Nunes C, Oh JJ, Popov TA, Portnoy J, Ridolo E, Rosário N, Rottem M, Sánchez-Borges M, Sibanda E, Sienra-Monge JJ, Vitale C, Annesi-Maesano I.

World Allergy Organ J. 2015 Jul 14;8(1):25. doi: 10.1186/s40413-015-0073-0

Thunderstorm-related asthmawhat happens and why.

D’Amato G, Vitale C, D’Amato M, Cecchi L, Liccardi G, Molino A, Vatrella A, Sanduzzi A, Maesano C, Annesi-Maesano I.Clin Exp Allergy. 2016 Mar;46(3):390-6. doi: 10.1111/cea.12709.

Climate change, allergy and asthma, and the role of tropical forests.

D’Amato G, Vitale C, Rosario N, Neto HJC, Chong-Silva DC, Mendonça F, Perini J, Landgraf L, Solé D, Sánchez-Borges M, Ansotegui I, D’Amato M.

World Allergy Organ J. 2017 Mar 7;10(1):11. doi: 10.1186/s40413-017-0142-7. eCollection 2017. Review.

Thunderstorm-related asthma attacks.

D’Amato G, Annesi Maesano I, Molino A, Vitale C, D’Amato M.

J Allergy Clin Immunol. 2017 Jun;139(6):1786-1787. doi: 10.1016/j.jaci.2017.03.003. Epub 2017 Mar 23. No abstract available

Gennaro D’Amato

Membro della commissione G7

Docente di Allergologia Respiratoria nella scuola di specializzazione in malattie Respiratorie dell’Università Federico II di Napoli

Chairman committee on “Climate change, biodiversity and allergy” World Allergy Organization

Coordinatore tavolo tecnico AIPO-AAIITO sull’asma grave.

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