Si tratta delle allergie cosiddette stagionali, che insorgono quando i pollini di alcune erbe (Graminacee ,le erbe con le spighette diffuse su tutto il territorio nazionale, e, a Napoli ed in Campania, soprattutto la Parietaria, della famiglia delle Urticacee) o di alcuni alberi (Olivo, Betulla ecc.) vengono immessi in atmosfera onde garantire la riproduzione ed il perpetuarsi della specie vegetale. Le variazioni climatiche stanno portando ad un anticipo della pollinazione ed alcune erbacce, come la Parietaria, sta già inducendo sintomi nasali e bronchiali. Questi pollini, una volta depositatisi sulle congiuntive o sulle mucose nasali o bronchiali, liberano molto rapidamente il loro contenuto di allergeni. Se il soggetto è allergico, partono starnuti, lacrimazione, pruriti, problemi respiratori.
Chi ne soffre?
Ne soffrono i soggetti (giovani e adulti) affetti da “allergia” verso i componenti dei pollini. Si tratta, come dicevo, di almeno il trenta per cento della popolazione generale, che produce anticorpi non protettivi ma appunto aggressivi verso se stessi, le cosiddette IgE, le quali interagiscono con gli allergeni dei pollini ed innescano tutta una sequela di eventi infiammatori nel naso, occhi e bronchi degli allergici con la sintomatologia descritta.
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Ronalee
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