Apnea notturna: Responsabile di 12 mila incidenti d’auto ogni anno e ancora cosi poco riconosciuta.

Dodici milioni di italiani sono a rischio di apnee notturne ma l’80% di loro non ne è consapevole, nonostante questo disturbo provochi ogni anno almeno 12.300 incidenti stradali e 250 morti.

Spesso sottovalutata, questa patologia provoca sonno frammentato e stanchezza nel corso della giornata. Esserne consapevoli può salvare la vita propria e altrui. Finalmente nasce con questo obiettivo la campagna “Dormi meglio, guida sveglio” che ha l’obiettivo di sensibilizzare sui rischi per la sicurezza stradale della Sindrome delle apnee ostruttive nel sonno (OSAS). Promossa dall’Automobile Club d’Italia (ACI) e della Fondazione Italiana Salute Ambiente e Respiro (Fisar), è stata presentata oggi a Roma.

Conosciamo meglio la sindrome dell’apnea ostruttiva nel sonno

La sindrome delle apnee ostruttive nel sonno, nota anche con l’acronimo OSAS (Obstructive Sleep Apnea Sindrome), è una condizione caratterizzata da pause nella respirazione durante il sonno, dovute all’ostruzione parziale o totale delle prime vie aeree.
L’interruzione temporanea della respirazione causa una riduzione della concentrazione di ossigeno nel sangue.
Dal punto di vista clinico, è caratterizzata da sonnolenza diurna e/o alterazioni delle performance diurne e da russamento nel sonno.
Esistono diversi “livelli” della patologia:
Chi russa sonoramente rischia di mettere in serio pericolo la propria salute. E non solo perché chi gli dorme accanto sarebbe disposto a qualunque cosa pur di farlo smettere. Il russamento, soprattutto se continuo nel tempo, è infatti spesso accompagnato da apnee, episodi ripetuti di ostruzione delle vie respiratorie superiori, che possono avere diverse ricadute sull’organismo e non vanno mai sottovalutate

  • si parla di apnea quando una persona smette di respirare per 10 secondi o più, ma per meno di 3 minuti
  • l’ipopnea si ha quando vi è una riduzione parziale del flusso respiratorio
  • il RERA (Respiratory Effort Related Arousal) consiste invece una limitazione del flusso aereo con progressivo incremento dello sforzo respiratorio, seguito da un rapido sblocco e ricadute visibili a livello dell’elettroencefalogramma (arousal)

La roncopatia (russamento) interessa il 60% della popolazione maschile e il 40%. di quella femminile dopo i 40 anni. Russare è quindi indice di una parziale ostruzione delle vie aeree superiori (naso e gola) durante il sonno; quando l’ostruzione diviene completa, la respirazione si interrompe e si genera un’apnea e si configura il quadro dell’OSAS.

La sindrome delle apnee notturne (presente nel 2-4% della popolazione) può determinare complicanze a carico dell’apparato cardio-circolatorio (rischio ipertensione, ictus cerebrale o infarto) e una riduzione della qualità e durata della vita.

 Sintomi

  • mal di testa al mattino,
  • problemi di memoria e di apprendimento, incapacità di concentrarsi.,
  • irritabilità, depressione sbalzi d’umore o alterazioni della personalità,
  • svegliarsi spesso e alzarsi per urinare,
  • bocca secca o mal di gola  quando ci si sveglia.

Un altro sintomo frequente dell’apnea nel sonno è la sonnolenza diurna, sul posto di lavoro o quando si è alla guida. In molti casi ci si ritrova ad addormentarsi velocemente nei momenti tranquilli della giornata quando non si è attivi. Anche se non si soffre di sonnolenza diurna, è opportuno parlare con il medico se si sospetta di avere problemi di respirazione durante il sonno.
Nei bambini, l’apnea nel sonno può causare iperattività, problemi scolastici, collera o comportamento ostile. I bambini che soffrono di apnea nel sonno possono respirare con la bocca anziché col naso durante le ore diurne.
Per una corretta diagnosi è necessario che il russatore si sottoponga ad alcuni accertamenti clinico-strumentali (visita otorinolaringoiatrica con endoscopia delle vie aeree superiori e polisonnografia).

1 Comment

  • Gracye
    Posted Agosto 4, 2018 2:52 am 0Likes

    That’s a shrewd answer to a tricky quoiestn

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