L’essiccazione della frutta è un processo che rimuove quasi completamente l’acqua contenuta in essa. È senza dubbio un metodo di conservazione molto valido per i vegetali.
Tuttavia, la privazione dell’acqua apporta alcuni cambiamenti a livello nutrizionale nella frutta. Spesso ci si chiede se la frutta essiccata fa male o è salutare; cerchiamo di capirlo meglio analizzando i risultati di alcune ricerche scientifiche condotte su questo metodo di conservazione dei vegetali.
E’ bene specificare che con frutta essiccata o disidratata si intendono ad esempio prugne, albicocche, fichi, uva sultanina, ecc. ovvero quella frutta che originariamente era fresca e che viene poi fatta essiccata per garantire una conservazione più lunga. Si tratta di un metodo molto antico, originariamente si faceva al sole o a fuoco molto basso, oggi esistono moderni apparecchi utili a disidratare frutta o altri cibi.
La frutta essiccata è ricca di micronutrienti, fibre e antiossidanti
La frutta che viene resa secca è molto nutriente. Contiene pressappoco la stessa quantità di sostanze benefiche della frutta fresca, ma condensate in dimensioni più ridotte per via dell’essiccazione. A parità di peso, la frutta essiccata contiene fino a circa 3,5 volte più fibre, vitamine e sali minerali rispetto alla frutta fresca. Tuttavia, alcuni nutrienti vengono persi. Per esempio, la vitamina C si riduce significativamente nel momento in cui un vegetale viene disidratato
La frutta essiccata è ricca di zuccheri e calorie
La frutta, in generale, contiene quantità significative di zuccheri naturali. Dato che l’acqua viene rimossa con il metodo dell’essiccazione, la frutta essiccata concentra gli zuccheri e le calorie in una dimensione molto più ridotta rispetto alla frutta fresca. Per questo motivo, la frutta essiccata ha una grande quantità di calorie e zuccheri, che comprendono principalmente il glucosio e il fruttosio.
Alcuni esempi del contenuto di zuccheri naturali in alcuni tipi di frutta essiccata:
- Uvetta: 59%
- Datteri: 64-66%
- Prugne secche: 38%
- Albicocche: 53%
- Fichi: 48%
Circa il 22-51% degli zuccheri concentrati nella frutta essiccata sono rappresentati dal fruttosio.
moderni apparecchi utili a disidratare frutta o altri cibi.
Se ci autoproduciamo della frutta essiccata in casa non ci sono problemi, ma bisogna invece fare attenzione nel caso si acquistino dei prodotti già pronti.
Quali sono le principali insidie che si possono nascondere dietro una confezione di albicocche secche, fichi, prugne, uvetta?
DIOSSIDO DI ZOLFO (ANIDRIDE SOLFOROSA)
Purtroppo molto spesso nella frutta disidratata troviamo Diossido di Zolfo o Anidride Solforosa che sulle confezioni può essere riportato anche con il codice E220. Si tratta di un gas che viene usato come disinfettante, agente sbiancanteo come conservante alimentare. Quando trattata con l’anidride solforosa prima dell’essiccazione, la frutta mantiene il suo colore e sapore originario e aumenta la durata di conservazione. Consumata in piccole quantità questa sostanza viene considerata “sicura” ma comunque si tratta di un prodotto chimico tossico, soprattutto se inalato, e in particolare i bambini dovrebbero esserne tenuti a debita distanza.
È possibile evitare di consumare frutta essiccata addizionata di anidride solforosa semplicemente stando bene attenti a leggere le etichette di ciò che si acquista e osservando il colore (che ad esempio nel caso delle albicocche non può essere arancione acceso ma piuttosto un colore scuro simile a quello delle prugne). Per stare più tranquilli potete acquistare le marche biologiche o produrvi la frutta secca in casa.
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Sugar
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