A Proposito delle morti per crisi di asma . Prof. Gennaro D’Amato
Cari tutti, avevo promesso di commentare i drammatici eventi delle morti per asma e cerco di farlo in modo sintetico (non semplice perchè l’argomento è molto complesso).
Le morti per asma e le Near Fatal Asthma (asma quasi fatale ma risolto con interventi medici immediati e corretti) mi hanno sempre interessato perché salvare vite umane, soprattutto di giovani, è molto gratificante per ogni medico che abbia scelto, come deve essere, la propria professione per essere utile per il prossimo e certamente salvare una vita costituisce il massimo della gratificazione. Posso dire anche che in tutta la mia vita ho avuto la soddisfazione di non perdere mai un paziente per crisi di asma grave, nemmeno quei pazienti che siamo stati costretti ad intubare ed a tenere in coma farmacologico per diversi giorni in rianimazione con farmaci potenti somministrati in infusione continua endovenosa. Nel nostro Paese però i decessi per asma sono stati, e purtroppo lo sono ancora, un argomento stranamente trascurato e non è mai stata effettuata un’indagine epidemiologica corretta per stabilire perché ci siano ancora tanti decessi.
Sarebbe utilissima questa indagine anche ai fini preventivi, per ridurre i rischi di decessi di altri giovani . Di fatto ci si limita a vedere ogni anno nei dati Istat del ministero la lista dei decessi e si vede che sono alcune centinaia di persone decedute (circa 500 all’anno negli ultimi anni e quindi ancora moltissimi), con una cospicua percentuale di giovani. Con gli amici di Federasma (associazione benemerita di pazienti asmatici) abbiamo più volte cercato di affrontare questo problema ma queste indagini epidemiologiche richiedono impegni di strutture e fondi che finora non sono stati disponibili.
Personalmente ho contattato alcune famiglie di asmatici deceduti per conoscere i particolari che hanno portato al decesso dei giovani e, pur in assenza di dati epidemiologici significativi, scientificamente validati ,come sarebbe importante per un paese civile, mi sono fatto l’idea che i decessi avvengono quando le cure non vengono effettuate correttamente e l’asma viene sottovalutata come patologia che purtroppo può aggravarsi, talvolta fino al decesso.
Sono ancora molti i giovani e gli adulti che credono di curare la propria asma facendo uso solo del Ventolin
(uno dei farmaci più venduti in assoluto nel nostro paese) che è solo un broncodilatatore il quale al momento della crisi non è in grado di far revertire l’ostruzione bronchiale asmatica grave che richiede invece l’uso corretto di cortisonici per inalazione e con integrazione orale e parenterale quando l’asma si aggrava. E qui veniamo ad un altro punto importante relativo al corretto trattamento dell’asma grave acuto. Non c’è da illudersi che la crisi di asma grave possa essere curata con le pilloline di Bentelan da 0,5 o da un mg o anche con le fiale per via intramuscolari. Quando la crisi è grave occorre “sparare” immediatamente per via endovenosa forti dosi di cortisonici (almeno un grammo o anche più) del gruppo del prednisone insieme a broncodilatatori beta2stimolanti e teofillinici in ambiente ospedaliero dotato di terapia intensiva e rianimazione perché , se non c’è miglioramento, valutato correttamente dal medico di PS, occorre intubare il paziente e ricoverarlo in rianimazione sotto infusione continua di farmaci antiasmatici.
Ciò significa che il paziente con asma dovrebbe curarsi sempre per bene, per evitare i rischi di fare aggravare la propria asma , dal momento che non sempre poi ci sono le strutture (ad esempio nei paesini di campagna o comunque quando si è distanti da Ospedali attrezzati) per garantire un ricovero rapido onde risolvere l’ostruzione senza rischio di perdere il paziente. Ci sarebbe ancora tanto da dire ma penso di avere dato un’idea della problematica. Chi è interessato a questi aspetti può andare su Pubmed e scaricare i lavori che ho pubblicato (in inglese, che è l’unica lingua che si usa nel mondo scientifico internazionale) ) sulla problematica della Near Fatal asthma e dei decessi per asma e la loro prevenzione.
Cordiali saluti a tutti!
Gennaro D’Amato