Il controllo dell’asma è un obiettivo realistico?

Il controllo dell’asma  è un obiettivo realistico?

 

.E’’ noto che dall’asma che insorge o ricompare in età adulta non si guarisce ma il suo controllo è un obiettivo che può essere raggiunto.
Il concetto di controllo ottimale dell’asma fa riferimento non al semplice “miglioramento” dei sintomi, ma alla loro quasi completa scomparsa. Significa valutare la gravità dell’asma in assenza o in presenza di un semplice “miglioramento” dei sintomi, ma alla loro quasi completa scomparsa.
Valutare la gravità dell’asma è importante per decidere il livello di intervento farmacologico ed è indispensabile che l’ottenuto controllo dell’asma sia accertato mediante il controllo di singoli parametri: tutti gli indici di controllo dell’asma devono essere considerati nella valutazione dell’efficacia del trattamento.
L’obiettivo “maggiore” del controllo totale dell’asma, da raggiungere con una razionale gestione farmacologica ed educazionale del paziente, è in realtà un obiettivo composito, che include tutte le principali misure cliniche e funzionali, e che può essere realisticamente raggiungibile in un’alta percentuale di pazienti, attuando una terapia-razionale. Altrettanto utile è, inoltre, una rivalutazione periodica della patologia che permetta di adeguare la terapia al livello di controllo ottenuto con un approccio terapeutico a “step” che si adegui ad ogni specifica situazione. A tale proposito, va ricordato che il controllo delle riacutizzazioni che tenga conto solo dei sintomi quotidiani non è sufficiente
Su questi presupposti occorre menzionare i risultati ottenuti nello studio GOAL che è stato pubblicato alcuni anni fa e fu il primo studio clinico ad aver valutato se il controllo ottimale della malattia, così come definito dalle linee guida, fosse raggiungibile con un trattamento farmacologico. Lo studio GOAL evidenziò che questo obiettivo è realisticamente raggiungibile mostrando–che la combinazione Salmeterolo/Fluticasone è più efficace rispetto al trattamento con il solo Fluticasone nel raggiungimento del buon controllo dell’asma.
Da analisi condotte sui dati dello studio GOAL,si è inoltre osservato che il livello di controllo dell’asma correla direttamente con lo stato di salute del paziente e che avendo quale obiettivo il controllo, i miglioramenti osservati nei diversi specifici parametri clinici e strumentali sono stati clinicamente rilevanti e prolungati nel tempo ed ottenuti in misura maggiore con l’associazione Salmeterolo/Fluticasone rispetto al solo Fluticasone. Altro aspetto cruciale è che, nella fase di mantenimento, il miglioramento del l’iperreattività bronchiale è il traguardo terapeutico più difficile da raggiungere, perché ottenibile solo nel lungo periodo, attraverso un trattamento di fondo che non sia guidato dalla solo sintomatologia.

Se  non si hanno più sintomi  da molto  tempo,  significa  che  si è guariti dall’asma?

 

Se il paziente segue con scrupolo una terapia correttamente impostata e adeguata nel tempo alle variazioni della sua malattia, può migliorare fino a diventare asintomatico.
Secondo le raccomandazioni delle linee guida GINA, la terapia di fondo deve essere praticata per un periodo lungo e direttamente proporzionale alla durata della malattia asmatica.
È però compito del medico curante rammentare al paziente che dall’asma non si guarisce, perché sussiste un substrato infiammatorio pronto a riaccendersi, ad esempio per effetto di fattori irritanti: quindi le riacutizzazioni asmatiche possono presentarsi anche dopo una lunga fase asintomatica. Per questo motivo è necessario conoscere la natura del proprio male, prevenire le occasioni di rischio ed essere pronti a bloccare sul nascere una crisi d’asma con i broncodilatatori a rapida azione. Poi è necessario far rivalutare dal medico curante lo stadio dell’asma e stabilire un nuovo piano terapeutico per il controllo clinico – funzionale della patologia.

Prof Gennaro D’Amato MD
Coordinatore Commissione GARD “Ambiente e Salute Respiratoria” Ministero della salute Italia
Chairman Committee World Allergy Organization on “Air pollution, Climate Change and Respiratory Diseases

 

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