Quando insieme alla primavera torna anche la gastrite.

 

Non tutti salutano la primavera con entusiasmo: per chi soffre di bruciore di stomaco, il cambio di stagione non è un buon momento. Con il passaggio alla primavera, infatti, i sintomi possono aggravarsi, ma sono sufficienti semplici rimedi per tenere sotto controllo acidità e bruciore. Attenzione in particolare ad alimentazione e stili di vita.

La primavera potrebbe non portare solo sole e temperature miti: potrebbe essere la causa di una recrudescenza delle vostre patologie. Il perché?

Tutta colpa dell’Helycobacter pylori che approfitta dello stress, seppure inconscio, che il nostro organismo soffre con il cambiamento di stagione e provoca la gastrite 

A causare il mal di stomaco  sono soprattutto gastriti e reflusso gastroesofageo

E’ la risposta che il nostro organismo ha nei confronti dei cambiamenti climatici ad abbassare le nostre difese ed a dare a questo batterio la forza necessaria per farsi notare all’interno del nostro corpo.
Lo stesso avviene, fateci caso, anche con l’arrivo dell’autunno. L’arrivo della primavera stimola il lavoro generale degli ormoni del nostro corpo i quali, secondo gli esperti, favoriscono tra le altre cose un eccesso di secrezione acida nello stomaco: uno di fattori primari di peggioramento dei sintomi della gastrite   già presenti e delle ulcere   che magari sono in uno stadio iniziale.

Pertanto, per prima cosa, bisogna scegliere con cura ciò che si mangia: meglio evitare quei cibi che possono aggredire l’esofago e lo stomaco stimolando la produzione di acido, se la loro assunzione provoca fastidi e bruciore.
 LA DIETA è fondametale per soffre di dolori o bruciori di stomaco e di gastrite 

Per prima cosa, bisogna scegliere con cura ciò che si mangia: meglio evitare quei cibi che possono aggredire l’esofago e lo stomaco stimolando la produzione di acido, se la loro assunzione provoca fastidi e bruciore.

Da eliminare sono caffè, alcolici (birra e vino inclusi), succo d’ arancia, brodi di carne o minestre con estratti carne.  pomodori, la menta, cibi piccanti e grassi in generale, così come troppi condimenti.
Il caffè dovrà essere sacrificato sempre e, si badi bene, ciò riguarda anche i decaffeinati.
Quando invece prevale la sensazione di peso e la lentezza digestiva occorre evitare legumi, fritture, cibi cotti in umido, pizza, focaccia, sughi e salse.
Utile invece, per sveltire lo svuotamento dello stomaco, l’ impiego di piccole quantità di peperoncino. In tutti i casi i pasti dovranno essere moderati e assunti lentamente.

Nemico numero uno della digestione è il pisolino post-prandiale quindi, niente pennichella per i dispeptici.

Per il fumo non ci sono proprio scusanti: nel fumatore i benefici delle terapie antiulcera sono ridotti e, come se non bastasse, aumenta la frequenza delle recidive e delle complicanze.
ANTISECRETIVI E ANSIOLITICI PER LE CURE
LA TERAPIA farmacologica della sintomatologia dispeptica prevede innanzitutto gli antiacidi.

Vanno assunti in più dosi, da suddividere nell’ arco della giornata, soprattutto quando c’ è dolore o bruciore gastrico.
Per i disturbi da reflusso gastroesofageo e per quel tipico senso di peso alla bocca dello stomaco, sono invece indicati i farmaci “procinetici”: favoriscono lo svuotamento dello stomaco, ossia la digestione, impedendo il reflusso dei succhi gastrici verso l’ esofago. Valide le sostanze che riducano i gas che si sviluppano nello stomaco, a seguito della fermentazione del cibo trattenuto troppo a lungo, ma anche per l’ aria che si inghiotte involontariamente sotto stress. Gli antisecretivi, si prendono solo condiagnosi di ulcera o ernia iatale.

Se c’è anche l’ Helicobacter s’ abbinano antibiotici per eliminare l’ infezione batterica.
Utile l’ ansiolitico contro una componente emotiva

shares