Il birrificio che detiene il primato mondiale per il numero di pannelli solari installati è italiano.

Strano ma vero, il birrificio dei record è in Italia, a Massafra, in provincia di Taranto.

A pochi chilometri dall’Ilva, ritenuta colpevole di centinaia di malattie causate dall’inquinamento, c’è uno stabilimento che investe forte sulle rinnovabili per tagliare il più possibile le emissioni nocive nell’atmosfera: è il birrificio Heineken che detiene il primato mondiale per il numero di pannelli solari installati.

E’ quanto emerge dalla classifica mondiale “Top 50 Solar Beer Breweries” di SolarPlaza ripresa nel bilancio sociale del gruppo olandese: sul tetto dell’impianto pugliese sono installati 13mila pannelli complessivi che occupano un’estensione di oltre 51.000 mila metri quadrati. L’impianto realizzato da Solar Access è in grado di generare 4,42 GWh di energia elettrica all’anno, riducendo in questo le emissioni di anidride carbonica di oltre 1.700 tonnellate l’anno. In questo modo, inoltre, quasi il 20% del fabbisogno energetico del birrificio di Massafra sarà garantito dalla produzione energetica dei propri pannelli.

“La sostenibilità rappresenta una priorità per Heineken ed è imprescindibile per il futuro dell’azienda” spiega Soren Hag, amministratore delegato del gruppo per l’Italia che poi aggiunge: “Diminuire ulteriormente le emissioni di CO2, ridurre il consumo idrico nella fase di produzione, occuparsi della sicurezza delle persone con cui lavoriamo e avere un impatto positivo sulle comunità dove siamo presenti, oltre a promuovere attivamente il consumo responsabile, sono le fondamenta su cui stiamo continuando a costruire il nostro percorso di crescita.

Come leader nel settore, riteniamo di avere una responsabilità nei confronti dei nostri dipendenti, consumatori e clienti e siamo orgogliosi di poter essere un modello virtuoso”.

In questo modo il gruppo continua un percorso iniziato qualche anno fa quando Birra Moretti Baffo d’Oro divenne la prima birra in Italia prodotta interamente con energia fotovoltaica. Nel frattempo, dal 2010 a Massafra è stato ridotto il consumo idrico del 17,7%, il consumo di energia elettrica del 9,6% e il consumo di energia termica del 15%. L’obiettivo del gruppo olandese – che ha più di 290mila pannelli fotovoltaici installati sui propri birrifici in tutto il mondo – è ridurre le emissioni complessivi di Co2 del 40% entro il 2020 portandole a 6,4 kg ogni 100 litri di birra prodotta.

A livello globale, dal 2008 al 2016, le emissioni sono già calate del 37% a 6,5 kg e il 25% dell’energia proviene da fonti rinnovabili. In questo senso l’Italia rappresenta per la multinazionale un punto d’eccellenza: dal 2010 le emissioni sono calate del 56% e la produzione di Co2 è pari a 4 kg per ettolitro di birra. Sul podio dei birrifici con il più alto numero di pannelli solari insieme a quello pugliese ci sono quelli di MillerCoors e Sierra Nevada entrambi in California.

Tra i primi 10 rientra anche quello di Bergamo, sempre di Heineken.

Fonte: La Repubblica

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